Recensione del concerto di Claudio Savoldi Bellavitis & i Jazz For Sale alle Scimmie (16.5.07)

 

Claudio Savoldi Sextet alle Scimmie 

CLAUDIO SAVOLDI BELLAVITIS & THE “JAZZ FOR SALE” BAND
SCIMMIE, Milano,  mercoledì 16 maggio 2007
Recensione e fotografie di Eva Simontacchi

Stasera alle Scimmie di Milano, il Conte Claudio Savoldi Bellavitis, songwriter, compositore e vocalist presenterà il suo progetto “Do I Look Good?” accompagnato dai “Jazz For Sale”: Claudio Pozzi (pianoforte), Giampiero Spina (chitarra), Luigi Lavermicocca (contrabbasso), Mauro Scarafiotti (batteria), “Puchy” Gendrickson Mena Diaz (tromba/flicorno). Claudio Savoldi è in procinto di partire per Las Vegas, dove effettuerà una tourné con questo progetto, accompagnato da musicisti statunitensi, suoi ex compagni di università della Berklee, dove è stato il primo musicista italiano a laurearsi nel 1988.
Claudio Savoldi ha scritto i testi di tutte le sue canzoni, e ha composto e arrangiato circa 80 brani.  Stasera ci presenterà una quindicina di questi brani, scelti per il progetto “Do I Look Good?” che prevede anche l’uscita di un album a breve.  Alternerà la presentazione dei suoi brani originali ad alcuni classici standard jazz.

Claudio Savoldi Sextet

 

Claudio Savoldi, Gendrickson Mena (tromba)

Alle 22:30 ha inizio la serata con quella che Claudio Savoldi definisce la sua sigla iniziale: “Please Turn Off Your Telephone”, brano in cui chiede al pubblico presente in sala di voler cortesemente spegnere il cellulare, visto che sta per iniziare il concerto. I testi di Claudio Savoldi sono per la maggior parte spiritosi e divertenti ,  e il primo brano ce ne da subito una conferma.  Seguono “Fly Me To The Moon”  e “Man In The Ladies’ Room” (Claudio Savoldi Bellavitis), “Witchcraft”, e “Concrete Town” (Claudio Savoldi Bellavitis). Si tratta di una  canzone che Savoldi dedica a Milano, questa volta con un testo che fa riflettere.  La scaletta della serata prosegue con: “When I Fall In Love”, “Shy Drummer” (Claudio Savoldi Bellavitis) in cui Savoldi  narra l’esperienza di un batterista al suo primo solo in pubblico. Molto bello l’arrangiamento, e qui assistiamo anche a un vero e proprio show, in cui i musicisti diventano cantanti (rispondono tutti in coro agli interventi di Savoldi), e Savoldi si piazza dietro alla batteria, al posto di Mauro Scarafiotti, suonandola fino al termine del brano. Il brano è esilarante.  Claudio Savoldi si conferma anche showman oltre che cantante, compositore, pianista, songwriter and lyricist.
La serata sta procedendo molto bene, il sound del gruppo è ottimo e ben equilibrato, e i brani originali di Savoldi dimostrano il suo talento compositivo.  Si tratta di brani carichi di swing, ritmicamente molto interessanti  nei quali spicca la bravura di Mauro Scarafiotti  e Luigi Lavermicocca.

Claudio Savoldi, Gendrickson Mena Diaz


 Alcuni dei brani originali proposti potrebbero addirittura far parte di qualche “musical” swing, a livello stilistico.  Spiccano i soli degli ottimi Claudio Pozzi al piano e Giampiero Spina alla chitarra. Una  nota particolare per il talentuoso  trombettista Gendrickson Mena, che  è sempre più  presente, apprezzato e richiesto sulla scena notturna milanese e in studio. La sezione ritmica ha dimostrato il proprio valore aderendo con intelligenza e gusto a tutti gli arrangiamenti.

 

"Puchy" Gendrickson Mena Diaz


Prosegue la serata con “When Two Hearts Know” (Claudio Savoldi Bellavitis) , brano che Savoldi ci presenta sedendosi al pianoforte e concedendo una pausa a tutti i musicisti, seguito da “Endless Light Of Love” (Claudio Savoldi Bellavitis).  
Dopo la pausa del primo set, inizia il secondo set con il brano “Swing” (Claudio Savoldi Bellavitis),  seguito da  “Do I Look Good?” (brano che da il titolo al progetto di Savoldi),  “Our Love Is Here To Stay”, “If You Want To Play The Bass” (Claudio Savoldi Bellavitis), “A Marriage Average Day” (Claudio Savoldi Bellavitis), e “Stella By Starlight”, eseguito strumentale dalla band, in cui abbiamo modo di godere di apprezzabili soli effettuati da tutti i musicisti, cantata inizialmente dalla suadente voce del flicorno di Gendrickson  Mena. 
Termina la serata con il brano “We Are Not Young Any More” (Claudio Savoldi Bellavitis).  Il progetto è ottimo, divertente, carico di swing.  Attenderemo il rientro di Claudio Savoldi Bellavitis da Las Vegas per intervistarlo e ascoltare le sue impressioni, i suoi racconti e i suoi progetti.

Claudio Pozzi (piano) Luigi Lavermicocca (contrabbasso)

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Claudio Savoldi Bellavitis

 

Claudio Savoldi e Gendrickson Mena

 

Claudio Savoldi bellavitis

 

Giampiero Spina

 

Gendrickson Mena, Giampiero Spina

 

Claudio Savoldi Sextet