Recensione Concerto Take 6 - 30.11.2008

Take 6 and Eva Simontacchi

RECENSIONE DEL CONCERTO DEI TAKE 6 – Blue Note, Milano  30 Novembre 2008
Testo e fotografie di Eva Simontacchi

Si sono aggiudicati ben 7 Grammy (e 18 nomination) nell’arco della loro carriera, iniziata nel 1980, anno in cui il fondatore del sestetto vocale maschile, Claude McKnight  diede vita ai Take 6, e stasera e domani sera sono al Blue Note di Milano per presentare il loro ultimo album: “The Standard”, in cui si cimentano su brani di Marvin Gaye, Miles Davis, George Gerschwin e altri illustri compositori. Molti e altrettanto illustri gli ospiti che si aggiungono al sestetto nell’ultimo album: George Benson nel brano “Straighten Up And Fly Right”, Jon Hendricks, Al Jarreau e il trombettista Till Bronner nel brano “Seven Steps To Heaven”, Shelea Frazier e il trombettista Roy Hargrove nel brano “Someone To Watch Over Me”, Aaron Neville in “Don’t You Know What It Means To Miss New Orleans”, Brian McKnight in “What’s Going On” e addirittura Ella Fitzgerald (prodigi del digitale!) in “A Tisket A Tasket”. Un album che non è eccessivo definire magnifico.

 

Take 6 at the Blue Note in Milan

 

 I Take 6 sono ospiti regolari del Blue Note di Milano, ed il pubblico in sala desideroso di ascoltare questo sestetto di fama mondiale è folto. Questo notevole insieme vocale non ha mai mancato di soddisfare anche il pubblico più esigente con i loro arrangiamenti raffinati e la loro impressionante bravura e professionalità.
Claude McKnight, Mark Kibble, Mervyn Warren, Alvin Chea, Cedric Dent e David Thomas sono sul palco e aprono la serata con “Straighten Up And Fly Right” (Nat King Cole, Irving Mills), brano che fa parte della tracklist del loro nuovo album “The Standard”.   Segue “I’ve Got Life/Spread Love”  (dall’ album “Take 6 - Live”, 2000) e “Wade In The Water”  (dall’album: “Beautiful World”, 2002). Il sound dei Take 6 è superlativo; il loro lavoro negli anni è maturato e si è affinato, e gli arrangiamenti sono sempre più raffinati e sofisticati. Sono degli ottimi intrattenitori, e coinvolgono anche il pubblico con spiritose gag e studiate coreografie.

 Take 6 at the Blue Note in Milan

 La serata prosegue con “Set U Free” (dall’album “Feels Good”, 2006), e  “Windmills Of Your Mind” (Alan & Marilyn Bergman/Michel Legrand) tratto dal loro nuovo album “The Standard”.  Segue “Just In Time”  che parte con una introduzione ritmica molto coinvolgente e che proseguendo contiene varie  citazioni divertenti da scoprire(“Feels Good”, 2006). Ascoltiamo poi “Seven Steps To Heaven” (Miles Davis, Victor Stanley Feldman) cha fa parte della tracklist dell’album “The Standard”.  Seguono “Shall We Gather At The River”,   “So Much 2 Say”,  brano difficilissimo con una ritmica intricata e complessa, eseguita con un tempo molto veloce.  Eccezionali i soli di batteria vocale e di basso vocale, che in questo brano risaltano per la loro precisione e agilità.  L’ultimo brano del primo set, “Come On” (“Feels Good” 2006), è una canzone R&B che i Take 6 eseguono con un ritmo talmente coinvolgente, che se non fossimo al Blue Note ci alzeremmo in piedi per ballare.  Il pubblico applaude fragorosamente, e chiede un bis. I Take 6 tornano sul palco ed eseguono   “Mary” (Take 6, 1988).
E’ stato un gran bel concerto, una serata coinvolgente e adatta anche ai palati musicali più raffinati. 

I Take 6 sono una garanzia; dai loro concerti ci si allontana sempre soddisfatti e arricchiti. Sarà perché fanno del loro lavoro una missione?

Take 6 at the Blue Note in Milan