Recensione cd: Under My Skin - Mark Lambert

Under My Skin
 
 
“UNDER MY SKIN” -  Mark Lambert
Mark Lambert – Voce, Chitarra elettrica e acustica, percussioni (traccia 4)
Vana Gierig – Piano
Metthew Parrish – Basso Acustico
Alvester Garnett – Batteria
Vinicius Barros – Percussioni (tracce 1,2,4) Special Guest
The Avenue C Orchestra – Special Guest

Tracklist:
1.    I Love Paris (Cole Porter)
2.    I’ve Got You Under My Skin (Cole Porter)
3.    In the Wee Small Hours of the Morning (Bob Hilliard/David Mann)
4.    Sunshine of Your Love (Jack Bruce/Pete brown/Eric Clapton)

5.    Tenderly (Walter Lloyd Gross/Jack Lawrence)
6.    But Not For Me (intro)
7.    But Not For Me (George & Ira Gershwin)
8.    This Nearly Was Mine (Richard Rogers/Oscar Hammerstein II)
9.    Without A Song (Vincent Youmans/Billy Rose/Edward Eliscu)
10.    Tight (Betty Carter)


Appena si inserisce il cd nel lettore, le prime note sembrano portare l’ascoltatore in Marocco, o in paese dai profumi speziati, ma il titolo della canzone è “I Love Paris”, celeberrimo brano di Cole Porter. Il brano si snoda tra un sottofondo di rumori cittadini, accenni di ispirazione mediorientale, percussioni, un lieve vociare di sottofondo e un richiamo swing, tutte sonorità che aiutano l’ascoltatore a ritrovare il gusto, il sapore, la cultura multietnica di Parigi. La voce di Mark Lambert è morbida e sensuale, e personalmente trovo che questo sia uno dei brani più belli del disco. “I’ve Got You Under My Skin”, arrangiato a bossa, ci porta in Brasile, terra in cui il chitarrista statunitense ha vissuto per anni, e il brano  “In The Wee Small Hours of the Morning” ha, sorprendentemente, un arrangiamento molto scarno e minimalista che mette in risalto l’interpretazione e i colori vocali di Mark Lambert. Ottimi gli interventi e i soli di Vana Gierig, che colorano il momento strumentale del brano, arrangiato a bossa.  Interessante la proposta di “Sunshine Of Your Love” dei Cream, totalmente riarmonizzata e riarrangiata in chiave jazzistica (unico tributo alla musica leggera). L’album scorre gradevolmente fino alla fine, dove troviamo “Tight”, brano di Betty Carter, in cui Mark Lambert gioca sapientemente con il ritmo. “Under My Skin”, secondo album che vede Mark Lambert come vocalist è indubbiamente interessante; non dimentichiamo che si tratta di un musicista di notevole spessore artistico ed esperienza. Molte sono le illustri collaborazioni che il chitarrista ha avuto nel corso della sua carriera. Ottimo il Vana Gierig Trio, che accompagna il chitarrista-cantante per tutta la durata del disco, e azzeccati gli interventi dell’orchestra “The Avenue Orchestra” nei vari arrangiamenti. Un disco molto gradevole, ben arrangiato e suonato ottimamente, in cui la morbida voce da crooner , a volte un po’ ammiccante, a volte nostalgica, a volte giocosa di Mark Lambert  vi accompagnerà da un luogo all’altro, da una atmosfera all’altra.

testo di Eva Simontacchi